Tanto per farvelo sapere
Dopo giorni di febbre, mal di testa e contemplazione inebetita delle pareti, ho ben poca voglia di post seri e impegnati e per dirla tutta a malapena sopporto di stare al pc. Ma volevo farvi sapere comunque che sono qui, che prima o poi torner� da voi e che se si stanno accumulando e-mail e commenti senza risposta non � perch� abbia di meglio da fare o che vi stia snobbando. La verit� � solo che quest�inaspettato virus si � abbattuto come unondata su di me e mi ha lasciato troppo stanca per qualsiasi cosa. In compenso mi ha regalato l�occasione di leggere, leggere e ancora leggere. Di emozionarmi per le storie di Giulia Mancini, di smarrirmi nelle atmosfere oniriche di Nadia Bertolani, perfino di versare qualche lacrima per un racconto di Marco Freccero, io che mi commuovo di rado per un romanzo, figuriamoci per un racconto. Letture che mi hanno fatto capire che gli scrittori self bravi non sono una leggenda ma esistono davvero e sono in mezzo a noi. E anche scoprire che ogni autore rivela un pezzetto di s� quando scrive, anche se non se ne accorge.
A presto, spero in condizioni migliori.
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